Il forno crematorio dove appunto si consuma il rito della Cremazione è diviso in due parti sovrapposte, separate da una griglia di materiale refrattario.
La combustione può avvenire con diversi sistemi: arroventamento delle pareti del forno per mezzo di resistenze elettriche o bruciatori a gas, oppure per fiamma diretta. Le temperature che si raggiungono sono di 900-1000 gradi. La bara con la salma viene immessa mediante guide metalliche nella parte superiore e prende immediatamente fuoco. Le ceneri e le ossa calcificate cadono progressivamente nella parte inferiore del forno, dove si completa la combustione. Un sistema di ventilazione immette continuamente aria e quindi l’ossigeno necessario per la combustione.Dopo un paio d’ore, l’operatore, che può controllare l’interno del forno mediante uno spioncino, spinge dall’esterno i resti verso una zona di raffreddamento. Da lì vengono raccolti e posti su un setaccio a vibrazione, che elimina le polveri più fini. Quindi con una calamita viene separato il materiale metallico rimasto (chiodi della bara, eventuali protesi, ecc.). Infine le ceneri rimaste vengono raccolte e sigillate in un’urna, consegnata ai parentiLa legislazione italiana non consente che le ceneri vengano disperse, né che l’urna possa essere conservata in luogo diverso da un cimitero Non è una volontà ridotta a poche persone, tanto meno un problema marginale. Un numero sempre maggiore di persone sceglie, nel pieno rispetto dei sentimenti religiosi, il rito della Cremazione considerandolo non solo una scelta ecologica, non inquinante ma che rispetta la vita e non sottrae risorse ai vivi In questo modo gli oneri per la cremazione prima a carico dei comuni di residenza,In passato la Chiesa ha proibito la cremazione ritenuta, storicamente espressione di disprezzo del corpo e di recente considerato atteggiamento agnostico. Secondo, invece, il Codice di Diritto Canonico la Chiesa non si oppone alla cremazione a meno che “a meno che non sia stata scelta per motivi contrari alla dottrina cristiana”. Una nuova apertura dettata dal rispetto delle scelte dell’io interiore e della libertà individuale. Non solo, ha un significato profondamente simbolico: restituire le proprie ceneri alla terra esprimendo il ricongiungimento dell’uomo con la terra e la natura.Sicuramente un fatto di crescita culturale atto ad eliminare pregiudizi presenti nella società anche dopo la fine della censura, apposta dalla Chiesa fino al 1963. E sicuramente un atto dai forti risvolti sociali pronto a dare soluzione a problemi di spazio, di igiene e salute pubblica e di oneri pubblici.La Cremazione è un rito universale che, evitando ai corpi lo squallore del disfacimento appare non come la negazione, ma come affermazione della sacralità della dignità umana Un problema di certo rilievo è la collocazione e la logistica Se un tempo veniva attribuito ai Comuni l’obbligo di cedere una stanza, una saletta che dia dignità e considerazione all’evento, con il disegno di legge del 27.12.2000, convertito nella legge n.26 del 28.02.2001, viene abolita la norma contenuta nella legge n. 440 del 1987, la quale garantisce la gratuità della cremazione per le famiglie del cremando.Vengono trasferiti alla famiglia del defunto, la quale dovrà sostenere tutte le altre spese funerarie il quale ha ricevuto, sabato scorso la pergamena di autorizzazione per iniziare questa nuova attività in accordo con altre aziende di rilievo nazionale ed estere. Un riconoscimento che ne garantisce l’esclusività dal punto di vista imprenditoriale.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Onoranze Funebri Roma data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)